appendicectomia
L'appendicectomia è l'asportazione chirurgica dell'appendice, che si pratica se esiste un'infiammazione (appendicite acuta) dell'appendice ciecale o in caso di tumore di quest'ultima.
L'intervento consiste nell'interruzione del vaso che irrora l'appendice (arteria appendicolare), nell'asportare l'appendice e nel chiudere la breccia dell'intestino (il colon nella sua porzione iniziale che prende il nome di cieco).
Le tecniche utilizzate sono due: la tecnica "open" o aperta (ossia con ingresso nella cavità addominale mediante taglio della cute in prossimità dell'appendice) e la tecnica laparoscopica (ossia con utilizzo di 2-3 piccoli fori nella parete addominale dai quali fare passare una piccola telecamera e gli strumenti necessari). Salvo rare controindicazioni, l'intervento si realizza in laparoscopia.
Se l'intervento può essere realizzato tramite un numero ridotto di orifizi, il beneficio estetico sarà evidente e i dolori postoperatori molto diminuiti, con una ripresa delle attività normali accelerata.
Gli ultimi studi eseguiti mostrano una sostanziale eguaglianza in termini di risultati tra le due tecniche sebbene quella laparoscopica abbia due vantaggi: da una parte quello estetico (le piccole incisioni cutanee di 3 mm si possono eseguire sotto la "linea dei pantaloni" e nell'ombelico) ma soprattutto la possibilità attraverso la telecamera di visualizzare tutto l'addome (impossibile con il piccolo taglio in prossimità dell'appendice eseguito con l'altra tecnica) evidenziando altre patologie che "mimano" l'appendicite, come alcune patologie ginecologiche o le malattie infiammatorie intestinali e di "pulirlo" a fondo da eventuale materiale purulento.
Secondo la gravità dell'infiammazione e dell'infezione dovuta all'appendicite, la degenza in clinica può variare. Se l'infiammazione è lieve e il paziente può rialimentarsi correttamente subito dopo il risveglio completo, il ritorno a casa potrà farsi in un paio di giorni. Se l'infezione addominale è importante, sarà necessario amministrare una cura antibiotica intravenosa oltre l'intervento chirurgico e questo richiederà una permanenza di almeno 10 giorni.
L'intervento consiste nell'interruzione del vaso che irrora l'appendice (arteria appendicolare), nell'asportare l'appendice e nel chiudere la breccia dell'intestino (il colon nella sua porzione iniziale che prende il nome di cieco).
Le tecniche utilizzate sono due: la tecnica "open" o aperta (ossia con ingresso nella cavità addominale mediante taglio della cute in prossimità dell'appendice) e la tecnica laparoscopica (ossia con utilizzo di 2-3 piccoli fori nella parete addominale dai quali fare passare una piccola telecamera e gli strumenti necessari). Salvo rare controindicazioni, l'intervento si realizza in laparoscopia.
Se l'intervento può essere realizzato tramite un numero ridotto di orifizi, il beneficio estetico sarà evidente e i dolori postoperatori molto diminuiti, con una ripresa delle attività normali accelerata.
Gli ultimi studi eseguiti mostrano una sostanziale eguaglianza in termini di risultati tra le due tecniche sebbene quella laparoscopica abbia due vantaggi: da una parte quello estetico (le piccole incisioni cutanee di 3 mm si possono eseguire sotto la "linea dei pantaloni" e nell'ombelico) ma soprattutto la possibilità attraverso la telecamera di visualizzare tutto l'addome (impossibile con il piccolo taglio in prossimità dell'appendice eseguito con l'altra tecnica) evidenziando altre patologie che "mimano" l'appendicite, come alcune patologie ginecologiche o le malattie infiammatorie intestinali e di "pulirlo" a fondo da eventuale materiale purulento.
Secondo la gravità dell'infiammazione e dell'infezione dovuta all'appendicite, la degenza in clinica può variare. Se l'infiammazione è lieve e il paziente può rialimentarsi correttamente subito dopo il risveglio completo, il ritorno a casa potrà farsi in un paio di giorni. Se l'infezione addominale è importante, sarà necessario amministrare una cura antibiotica intravenosa oltre l'intervento chirurgico e questo richiederà una permanenza di almeno 10 giorni.