Proctologia
Le emorroidi sono dei cuscinetti fisiologici presenti nel canale anale che partecipano al mantenimento della continenza fecale. Sono composte da tessuto vascolare, tessuto elastico e collagene.
Si distinguono due tipi di emorroidi secondo la loro posizione anatomica:
le emorroidi interne, localizzate nello spazio sottomucoso al di sopra della linea pettinata, in numero di tre, localizzate anteriormente, lateralmente a destra e a sinistra.
Le emorroidi esterne, che si trovano nella parte esterna dell'ano.
Differenti teorie spiegano l'insorgenza della malattia emorroidaria. Cause come sforzi o sedentarietà, una dieta alimentare povera in fibre o l'utilizzo di cibi speziati sono indicate ancora oggi come colpevoli dell'apparizione di questa malattia. Studi recenti tendono a dimostrare che la patologia vera e propria si trova a monte, nel prolasso della mucosa del retto. Questo dislocamento provoca l'alterazione dei cuscinetti vascolari costituendo un ostacolo al deflusso venoso. La stasi provoca dilatazione e rigonfiamento del tessuto con conseguente dolore e possibile sanguinamento. Se lo scivolamento è importante, lo sfintere blocca il cuscinetto all'esterno con conseguente costituzione di un trombo e forte dolore.
le emorroidi interne, localizzate nello spazio sottomucoso al di sopra della linea pettinata, in numero di tre, localizzate anteriormente, lateralmente a destra e a sinistra.
Le emorroidi esterne, che si trovano nella parte esterna dell'ano.
Differenti teorie spiegano l'insorgenza della malattia emorroidaria. Cause come sforzi o sedentarietà, una dieta alimentare povera in fibre o l'utilizzo di cibi speziati sono indicate ancora oggi come colpevoli dell'apparizione di questa malattia. Studi recenti tendono a dimostrare che la patologia vera e propria si trova a monte, nel prolasso della mucosa del retto. Questo dislocamento provoca l'alterazione dei cuscinetti vascolari costituendo un ostacolo al deflusso venoso. La stasi provoca dilatazione e rigonfiamento del tessuto con conseguente dolore e possibile sanguinamento. Se lo scivolamento è importante, lo sfintere blocca il cuscinetto all'esterno con conseguente costituzione di un trombo e forte dolore.
Il trattamento della malattia emorroidaria si articola in tre fasi:
Trattamento medicamentoso
La regolarizzazione del transito intestinale è un fattore chiave nel trattamento della malattia emorroidaria. La prescrizione di regolatori del transito a base di mucillagini sono efficaci a medio termine contro sintomi come dolore, prurito e emorragia, legati agli stadi precoci della malattia emorroidaria.
Venotonici e anti-infiammatori vengono a completare il trattamento medicamentoso.
La regolarizzazione del transito intestinale è un fattore chiave nel trattamento della malattia emorroidaria. La prescrizione di regolatori del transito a base di mucillagini sono efficaci a medio termine contro sintomi come dolore, prurito e emorragia, legati agli stadi precoci della malattia emorroidaria.
Venotonici e anti-infiammatori vengono a completare il trattamento medicamentoso.
Trattamento strumentale
Si basa essenzialmente sulla legatura elastica della radice dell'emorroide. Questo diminuisce il flusso venoso nel cuscinetto e partecipa alla regressione del gonfiore e dei sintomi. La procedura prevede la caduta dell'emorroide dopo 7-10 giorni dall'applicazione dell'anello elastico. Per i casi leggeri, l'iniezione sclerosante o il trattamento per foto-coagulazione infrarossa possono essere proposti. Effetti indesiderati minori sono comuni e corrispondono a moderato dolore e sanguinamento rettale, comune a tutte le tecniche strumentali. Complicazioni più gravi sono possibili ma rare. Sanguinamento più importante necessitante trasfusione si osserva nel 0.5-2% dei casi. Infezioni gravi sono molto rare ma possono necessitare un'ospedalizzazione prolungata e l'amministrazione di antibiotici in vena. L'efficacia del trattamento strumentale dipende dai sintomi della malattia emorroidaria. L'effetto immediato è buono sulle rettoraggie e sul prolasso rettale, stimato a oltre l'80%, senza differenze significative tra le diverse tecniche strumentali. A più lungo termine, l'efficacia della legatura elastica è significativamente più elevata su questi sintomi, con un beneficio a 3 anni ancora presente nel 75-90% dei casi. Possono essere necessarie da due a quattro sedute ogni 4 settimane per la legatura elastica. |
Trattamento chirurgico
Il trattamento classico della malattia emorroidaria, secondo Milligan-Morgan, o con le varianti di Ferguson (sutura completa) o Parks (sutura parziale), prevede l'asportazione dell'emorroide dal margine anale fino all'origine del peduncolo emorroidario. Secondo la tecnica, diverse zone del canale anale rimangono senza copertura mucosa. La cicatrizzazione può prendere da 4 a 6 settimane e questo implica dolori alla defecazione per alcune settimane. Un trattamento lassativo (Colosan ®, Metamucil ®, Normacol®) sarà allora prescritto per evitare complicazioni come costipazione o formazione di fecaloma. Altre complicanze possibili sono l'emorragia e l'infezione che potrebbero necessitare un'ospedalizzazione prolungata o l'amministrazione di antibiotici in vena.
L'intervento di Milligan e Morgan è molto efficace. Il prolasso, sanguinamento e dolore spariscono nell'80% dei casi a 1 anno.
L'anopessi circolare secondo Longo esegue l'asportazione di un colletto circolare di mucosa rettale responsabile del prolasso muco-emorroidario e corregge quindi questa condizione senza eseguire l'emorroidectomia. La riparazione avviene perché le connessioni vascolari che alimentano le emorroidi sono interrotte e il volume ridotto. Questa tecnica prevede l'utilizzo di una pinza speciale introdotta attraverso l'ano che permette di eseguire la riparazione, ricostituendo le emorroidi che normalmente esistono in ogni individuo. Non essendoci cicatrici nella parte sensibile del canale anale i dolori postoperatori sono notevolmente ridotti, quasi inesistenti. Questa tecnica si applica in casi particolari. Non esitate a domandare al vostro chirurgo.
Il trattamento classico della malattia emorroidaria, secondo Milligan-Morgan, o con le varianti di Ferguson (sutura completa) o Parks (sutura parziale), prevede l'asportazione dell'emorroide dal margine anale fino all'origine del peduncolo emorroidario. Secondo la tecnica, diverse zone del canale anale rimangono senza copertura mucosa. La cicatrizzazione può prendere da 4 a 6 settimane e questo implica dolori alla defecazione per alcune settimane. Un trattamento lassativo (Colosan ®, Metamucil ®, Normacol®) sarà allora prescritto per evitare complicazioni come costipazione o formazione di fecaloma. Altre complicanze possibili sono l'emorragia e l'infezione che potrebbero necessitare un'ospedalizzazione prolungata o l'amministrazione di antibiotici in vena.
L'intervento di Milligan e Morgan è molto efficace. Il prolasso, sanguinamento e dolore spariscono nell'80% dei casi a 1 anno.
L'anopessi circolare secondo Longo esegue l'asportazione di un colletto circolare di mucosa rettale responsabile del prolasso muco-emorroidario e corregge quindi questa condizione senza eseguire l'emorroidectomia. La riparazione avviene perché le connessioni vascolari che alimentano le emorroidi sono interrotte e il volume ridotto. Questa tecnica prevede l'utilizzo di una pinza speciale introdotta attraverso l'ano che permette di eseguire la riparazione, ricostituendo le emorroidi che normalmente esistono in ogni individuo. Non essendoci cicatrici nella parte sensibile del canale anale i dolori postoperatori sono notevolmente ridotti, quasi inesistenti. Questa tecnica si applica in casi particolari. Non esitate a domandare al vostro chirurgo.