Colecistectomia
La principale indicazione all'intervento di colecistectomia è la calcolosi, cioè la formazione di calcoli all'interno della colecisti. Non è possibile rimuovere solo i calcoli lasciando la colecisti in sede perché i calcoli si riformerebbero.
La presenza di calcoli non implica la necessità di rimuovere la cistifellea. Quando sono presenti sintomi tipici (dolore tipico nella regione centrale o destra dell'addome, inappetenza, nausea, vomito) l'intervento chirurgico è indicato. In caso di colecistite (infiammazione acuta della colecisti) l'intervento può assumere carattere di urgenza. Il gold standard chirurgico è oggi la tecnica laparoscopica. Questa può essere realizzata attraverso 3 incisioni di 5mm oppure di 3mm, grazie alla strumentazione minilaparoscopica. In alcuni casi scelti tutto l'intervento può essere realizzato tramite un'incisione unica a livello ombelicale (orificio unico). La colecistectomia tradizionale (a cielo aperto) via una laparotomia mediana (il più delle volte quando un'altra operazione è necessaria allo stesso tempo), o per incisione sottocostale mantiene ancora indicazioni particolari anche se rare, ad esempio in caso di grave peritonite associata. Qualora insorgano difficoltà tecniche o condizioni di scarsa sicurezza per il paziente si può passare dall'intervento laparoscopico a quello tradizionale.
Durante l'intervento il chirurgo procederà al controllo della via biliare tramite colangiografia, iniettando del prodotto di contrasto radiopaco nel canale cistico prima della legatura per vedere se sono presenti calcoli anche in questa sede. I rischi associati a questa procedura sono il sanguinamento, la lesione della via biliare, la pancreatite acuta, l'infezione della ferita chirurgica e, più tardi, il laparocele. Se il paziente non dovesse sopportare il pneumoperitoneo necessario alla realizzazione dell'intervento, una conversione in laparotomia mediana può essere eseguita. Il decorso postoperatorio è semplice, l'alimentazione ripresa il giorno stesso e può divenire regolare dopo 2-4 giorni dall'intervento. L'uscita è spesso consentita uno o due giorni dopo l'intervento chirurgico. La ripresa è rapida, da 1 a 2 settimane; il ritorno alla normale attività quotidiana e lavorativa può avvenire dopo 2-3 settimane. |