La Clinica Sant'Anna ha appena presentato la nuova TAC spettrale Philips IQon. Solo due apparecchi di questo tipo sono stati installati in Svizzera, uno alla Clinique de Genolier (VD) e uno alla Clinica Sant’Anna di Sorengo, entrambe membri di Swiss Medical Network. Il nuovo apparecchio è stato presentato ai medici del territorio che hanno avuto la possibilità di visitare l’intero reparto di radiologia e conoscerne tutte le novità. La nuova TAC IQon della Philips, installata a Sorengo, è la prima TAC che utilizza un innovativo detettore spettrale che permette di caratterizzare i tessuti e le lesioni, grazie ad immagini a colori che meglio evidenziano le diverse strutture. Grazie a un nuovo software di ricostruzione delle immagini, la dose di radiazioni al paziente viene notevolmente ridotta, garantendo comunque l’ottenimento di immagini di ottima qualità ed esaltando gli effetti del mezzo di contrasto. L’occasione ha permesso ai medici presenti di apprezzare gli importanti investimenti fatti dalla Clinica per creare la nuova e moderna piattaforma diagnostica che oggi contraddistingue la struttura e che prevede altresì uno spazio interamente dedicato alla salute femminile. Abbiamo posto quattro domande alla Dr.ssa Paola Rodoni Cassis, Specialista federale in radiologia, responsabile del Servizio di Radiologia delle Cliniche Sant'Anna e Ars Medica di Gravesano. Come funziona la TAC spettrale IQon? La TAC spettrale funziona come tutte le altre TAC. Utilizza un fascio di raggi X che, dopo avere attraversato il corpo del paziente, viene captato da un detettore e tramite un computer trasformato in immagini. Contemporaneamente all’acquisizione delle immagini classiche, la TAC spettrale acquisisce anche dei dati spettrali, che sono a disposizione del radiologo per ulteriori analisi. Che cosa sono i dati spettrali?
Come la luce bianca è composta da più colori, il fascio di raggi X è costituito da elementi, i fotoni, che hanno energie diverse. Il detettore innovativo della ditta Philips capta queste differenze di energia e sfruttando il numero atomico specifico della materia, riesce a determinarne la composizione. Che tipo di immagini si ottengono? Anche per i dati spettrali è possibile elaborare le immagini nei 3 piani anatomici. Il mezzo di contrasto iniettato per via endovenosa viene accentuato: anche i piccoli vasi possono essere visualizzati e le lesioni appaiono più evidenti. La possibilità di definire la composizione della materia, permette di caratterizzare per esempio i calcoli renali. Inoltre gli artefatti da impianti metallici, sempre più presenti nel nostro corpo, vengono attenuati rendendo possibile una migliore valutazione delle strutture adiacenti. Quali sono i benefici della nuova TAC IQon? Il principale vantaggio è dato dalla contemporanea acquisizione delle immagini classiche e dei dati spettrali, evitando una seconda acquisizione che porterebbe a un aumento della dose di irradiazione al paziente. Nel caso si riscontrassero dei reperti inattesi, non sarà necessario riconvocare il paziente per completare l’indagine. I dati spettrali sono sempre a disposizione per la loro analisi retrospettiva. Con i programmi di elaborazione delle immagini è possibile durante l’acquisizione ridurre notevolmente la dose di irradiazione, ottenendo comunque delle immagini di ottima qualità. Il flusso di lavoro rimane quindi invariato e per il paziente la permanenza all’interno della macchina risulta sensibilmente ridotta. Comments are closed.
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Maggio 2023
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